Amatrice: proteste contro l'installazione del ripetotore WIND


Amatrice: proteste contro l'installazione del ripetotore WIND Da Amatrice News di Marzio Mozzetti del 08-06-2003 - Tecnologia

CORRIERE DI RIETI
Domenica 08 Giugno 2003
Amatrice: proteste contro l'installazione del ripetotore WIND
di Marzio Mozzetti
Uniti contro il ripetitore della WIND.
Gli abitanti delle frazioni di S. Giorgio, Bagnolo e Casale Nibbi sono scesi sul piede di guerra contro l'installazione di un traliccio telefonico.
<< Vogliamo rendere noto che a nostra insaputa - spiegano nel comunicato stampa - sono iniziati nei giorni scorsi in località Campanelle (nei pressi della frazione di Bagnolo), i lavori per l'installazione di un traliccio ripetitore della Società WIND che dovrebbe essere alto, da quanto abbiamo saputo, circa 26 metri.
Chiediamo che tale opera non venga realizzata in quanto riteniamo sia nociva alla salute e abbia un impatto ambientale inaccettabile.
Inoltre, chiediamo la verifica da parte degli organi competenti delle autorizzazioni attinenti l'opera.
Chiediamo anche la revoca delle eventuali autorizzazioni concesse, al fine di evitare la realizzazione dell'impianto >>.
E a quanto pare, almeno dai documenti in possesso del Comune di Amatrice, dal punto di vista legislativo la Società avrebbe tutte le carte in regola per l'installazione del ripetitore.
Nonostante la legge, la battaglia degli abitanti delle frazioni si è svolta comunque: << Come prima azione, dopo aver bloccato il cantiere nella giornata di ieri, abbiamo sottoscritto un esposto presso la locale Stazione dei Carabinieri.
Il documento è stato inviato alla Procura della Repubblica e a tutti gli altri enti interessati >>.
Ora si attendono gli sviluppi della questione.
Una cosa è certa: dalle parti di Bagnolo e non solo, la popolazione è in fermento.
Oltre alla preoccupazione per l'eventuale potenza elettromagnetica dell'antenna, c'è anche il timore per i danni ambientali e paesaggistici in una zona turistica.
<< Crediamo che sia necessario valutare con attenzione l'installazione di questi impianti in zone incontaminate come le nostre.
Abbiamo anche saputo che sarebbero state richieste già altre autorizzazioni per l'installazione di altre due antenne nel territorio di Amatrice: è giusto sacrificare un paradiso naturale come il nostro, per i ricavi di una grande società? >>.
Gli abitanti delle frazioni si sono detti disposti anche a verificare l'ipotesi di uno spostamento del traliccio in un luogo meno vicino agli abitati.
Ora bisognerà tastare la disponibilità eventuale della Società che tuttavia da un punto di vista legislativo attualmente avrebbe tutti i permessi in regola per continuare i lavori e l'installazione dell'antenna.
(da: Corriere di Rieti)



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