Amatrice-Configno, Paul Kosgei, il vincitore, ha percorso gli 8 chilometri e mezzo fino ad Amatrice in 23’47’’.


Amatrice-Configno, Paul Kosgei, il vincitore, ha percorso gli 8 chilometri e mezzo fino ad Amatrice in 23’47’’. Da Il Messaggero di Andrea Scasciafratte del 18-08-2003 - Sport

IL MESSAGGERO
Lunedì 18 Agosto 2003
Paul Kosgei, il vincitore, ha percorso gli 8 chilometri e mezzo fino ad Amatrice in 23’47’’.
Secondo Benson Barus
Configno, gazzelle d’Africa senza rivali Ai podisti del Kenia i primi tre posti nella corsa internazionale su strada
di ANDREA SCASCIAFRATTE

CONFIGNO - Rieccoli. Tenaci, più agguerriti che mai, ma soprattutto imbattibili.
Rieccoli i keniani.
Tornano tra i monti della Laga con addosso la solita voglia di divertirsi e vincere.
Sì, proprio imbattibili, perché lungo gli otto chilometri e mezzo che da Amatrice portano fin su a Configno, le gazzelle d'Africa non ne hanno per nessuno: è loro l’edizione 26 della corsa internazionale su strada.
Nemmeno per quel Sergy Lebid, ucraino, ingaggiato dal patron Bruno D'Alessio per spezzare un predominio nero che dura ormai da sette anni.
Nessuna crisi, nessun segnale di cedimento.
Anzi, per il vincitore ci scappa pure un riscontro di tutto rispetto: Paul Kosgei è un rullo compressore e ferma il cronometro su 23'47", quarto tempo di sempre.
E pensare che, da un primo riscontro il tabellone luminoso sembrava lasciar presagire al nuovo record della corsa.
Quel 21'23", poi corretto in 23'15" e infine alzato dai giudici di oltre mezzo minuto (si parla di problemi tecnici alle attrezzature) aveva fatto pensare al "miracolo", poi la correzione del tiro e il ritorno coi piedi per terra, con il keniano ugualmente sorridente e soddisfatto.
«Partecipare per la prima volta alla Amatrice-Configno e ottenere subito la vittoria è il massimo - dice Kosgei - Temevo i miei compagni di squadra, ma ero consapevole che avrei potuto staccarli, come ho già fatto più volte in questa stagione.
Adesso mi aspetta il meeting di Bruxelles, dove tenterò l'assalto al record mondiale dei 10mila, poi debutterò in ottobre nella maratona».
A completare il dominio keniano ecco Benson Barus che, con uno scatto di reni, regola in volata il connazionale Enock Mitey - vincitore appena un anno fa con 23'30" - e centra l'argento.
Ai piedi del podio un generoso Ledib, tornato tra gli umani dopo gli exploit di San Vittore Olona, Belfast, Vallagarina e Turcoing.
Che Kosgei avrebbe fatto gara a sè lo si era comunque capito fin dalle battute iniziali quando, incurante di una concorrenza tanto agguerrita, si era messo a imporre l'andatura in modo spregiudicato.
E in poco meno di un chilometro ecco la prima fuga: in testa restano in nove, con i migliori in avanscoperta e gli altri già a mangiare le polveri.
Al terzo chilometro di gara la strada comincia a salire e il plotoncino si sgrana: pian piano perdono terreno gli italiani Salvatore Vincenti e Maurizio Leone (alla fine settimo e ottavo).
Con loro anche uno dei favoriti, Elija Lagat.
In poche centinaia di metri la selezione è fatta, con il gruppo di testa ridotto a quattro unità: i keniani Mitey, Kosgei e Barus e l'ucraino Ledib.
Ancora un paio di tornanti e quest'ultimo è staccato, vittima degli allunghi portati da uno scatenato Kosgei.
Destino identico per Barus prima e Mitey poi, costretti alla resa tra il quinto e il sesto chilometro.
L'iridato di mezza maratona non si ferma più e vola indisturbato verso la meta.
Il suo è un intercedere potente, quasi naturale.
Sembra non far fatica, eppure quel 23'47" è frutto di tanto sudore.
Kosgei, già campione del Mondo di mezza maratona, oro sui 10mila ai Campionati Africani e argento sui 5mila in Coppa del Mondo 2002, saluta tutti dal gradino più alto del podio e dà appuntamento all'anno prossimo, mentre sotto lo striscione del traguardo continuano a sopraggiungere gli amatori alla spicciolata: sono partiti in seicento e per molti di loro non è ancora finita.
Chi ha portato a termine la sua fatica già da un pezzo è invece la keniana Alice Timbilli, prima delle donne con 27'46".
Dietro di lei l'ungherese Aniko Kalovics, staccata di 13", e le altre atlete di colore regolate da Caroline Cheptonui.
Assente la Andreucci, le speranze azzurre erano riposte in Vincenza Sicari e Patrizia Ritondo, rispettivamente settima e ottava.
Subito dietro l'eritrea Simeret Sultan, finita anche in ospedale per un malore. Nella grande festa degli amatori, allungo vincente del capitolino Giuseppe Franchi, dominatore delle prova con 28'35". A oltre due minuti e mezzo il secondo, Massimo Mancini, mentre Ennio Iachetti di Montoro finisce terzo. In campo femminile, oro al collo per Boris Bambozzi, seguita da Nicoletta Riccio e Roberta Ugolini.



Letta da dispositivo fisso 2524 volte. - Da dispositivo mobile 352. Letture Totali 2876         Stampa la pagina

Rassegna stampa www.amatriciana.org


TitoloData
Amatrice-Configno, ritirato il pettorale numero 1 in memoria di Andrea Milardi. 28-07-2016
Amatrice-Configno, Paul Kosgei, il vincitore, ha percorso gli 8 chilometri e mezzo fino ad Amatrice in 23’47’’. 18-08-2003
Amatrice-Configno 2003 Atleti in tempo reale” grazie alla cavigliera con microchip 25-07-2003
Domani l'Amatrice-Configno 17-08-2002
Barus e Viceconte caccia dello storico tris. 18-08-2002
Questa sezione è stata visitata 241141 volte di cui 30672 da dispositivo mobile.