Morte sospetta in ospedale, sei medici sotto inchiesta all'Aquila


Morte sospetta in ospedale, sei medici sotto inchiesta all'Aquila Da Il Centro Gelocal di Giampiero Giancarli del 30-04-2014 - Attualità

La Procura ha disposto l’autopsia che è stata effettuata al San Salvatore. La vittima una 50enne di Amatrice, era stata ricoverata per forti dolori

L’AQUILA. La Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta in seguito a una denuncia presentata dai familiari di una donna deceduta dopo il ricovero.
La vittima è una cinquantenne di Amatrice, Erminia Rosati, che gestiva un’azienda agricola insieme alla famiglia nella frazione di Santa Giusta del centro del Reatino, deceduta la scorsa settimana. La sua scomparsa ha suscitato profonda commozione nel paese confinante con l’Aquilano. Il sindaco Sergio Pirozzi l’ha ricordata su Facebook con commosse parole.

Secondo quanto si è appreso, la donna era arrivata al pronto soccorso aquilano in seguito a forti dolori e, nonostante una serie di accertamenti in ospedale, non ce l’ha fatta. Il ricovero all’Aquila era stato disposto visto che ad Amatrice il locale presidio sanitario non è attrezzato per indagini specifiche e approfondite. A quel punto i familiari, non per spirito vendicativo ma per sapere se ci sono state colpe mediche, hanno presentato una denuncia ai carabinieri tramite il loro avvocato di fiducia Federica Bizzoni del Foro di Roma. A quel punto il pm Stefano Gallo ha disposto l’autopsia che ha reso necessari gli avvisi di garanzia di natura tecnica a carico dei medici che hanno avuto in carico la paziente anche se si è trattato di contatti o visite superficiali. Sotto inchiesta, con accuse tutte da dimostrare, sono finiti Anna Rita Gabriele, Tonio Santilli, Sara Marzi, Olimpia Costantini, Francesco Abbate, Antonio Pagliaro.


 L’imputazione contestata in astratto è di omicidio colposo. ll consulente del pm, Cristian D’Ovidio, dovrà accertare eventuali profili di negligenza, imperizia, imprudenza e stima dell’ eventuale gravità tecnica dei profili di colpa. La risposta, vista la complessità degli accertamenti, potrà arrivare non prima di novanta giorni.
Resta comunque il fatto che, anche in seguito a una mutata giurisprudenza, la colpa medica, da alcuni anni, risulta molto ristretta e limitata a errori clamorosi, casi rarissimi all’Aquila. Gli altri consulenti nominati dalle parti sono i medici Gaetano Falcocchio e Giuseppe Calvisi.
Nel corso del procedimento i sospettati sono assistiti dagli avvocati Danilo Iannarelli, Ernesto Venta, Ascenzo Lucantonio, oltre ad altri legali che a breve dovranno essere nominati.


Questo è il terzo decesso in ospedale, in poche settimane, per il quale sono finiti sotto inchiesta dei medici.
Va anche detto che, in qualche caso, sono stati indagati anche dei medici che nel giorno del decesso non erano neanche in servizio come hanno, pur sommessamente, segnalato alcuni difensori. Anche se la pioggia di avvisi di garanzia è spesso seguita da significative scremature.



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