Striscioni sul municipio di Amatrice: «Referendum via dal Lazio»
Da Il Giornale di Rieti di - del 19-08-2014 - Salute
Mercoledì prossimo si voterà se indire il referendum consultivo per uscire dal Lazio
«Referendum - via dal Lazio», «L'ospedale non si tocca» e «Non ci meritano». Sono i tre grandi striscioni appesi alla facciata del Municipio di Amatrice che, su impulso del sindaco Sergio Pirozzi, vorrebbe staccarsi dal Lazio in polemica con la Regione a causa della prevista riconversione del locale ospedale in Casa della Salute. Mercoledì prossimo, nel corso di una seduta del Consiglio comunale, si voterà se indire il referendum consultivo per uscire dal Lazio, prima mossa dell'iter previsto dalla Costituzione per separarsi da una Regione e annettersi a un'altra.
Gli striscioni «sono stati realizzati dal comitato a difesa dell'ospedale 'Grifoni'», spiega il sindaco Pirozzi, che si dice sempre più convinto ad andare avanti. In particolare, il primo cittadino di Amatrice rinfaccia al presidente della Regione e commissario alla Sanità Nicola Zingaretti di aver considerato disagiate, e quindi sottoposte a clausola di salvaguardia, le strutture nelle aree di Monterotondo, Bracciano o Subiaco. Zone che a suo avviso sono ben meno disagevoli di Amatrice, che si trova a 1000 metri d'altezza e, tolto il 'Grifoni', a quasi 70 km dall'altro ospedale più vicino.
L'opposizione ha già annunciato che voterà contro il referendum, ritenendo inutile la misura della 'secessione' ma a meno di cedimenti nella maggioranza (che si tendono però a escludere) l'ordine del giorno dovrebbe passare. Certo è che la riunione del Consiglio comunale (alle 21 del 20 agosto, al Centro Culturale S. Giuseppe) si preannuncia agitata, anche perché sono stati invitati a partecipare tutti i cittadini, e il tema - la sanità pubblica - è di quelli che non lasciano indifferenti.
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