Zingaretti, la resa: “Non chiudo ospedali”. Scrive ai sindaci e “salva” Amatrice


Zingaretti, la resa: “Non chiudo ospedali”. Scrive ai sindaci e “salva” Amatrice Da Affaritaliani.it di - del 29-09-2014 - Salute

Dopo le minacce di secessione del piccolo Comune, la Regione fa dietrofront e riconosce lo status di “zona disagiata”.
E a Magliano Sabina arriva una nuova Casa della salute.


Ufficialmente si chiama “resa incondizionata”, ma l'uso della lingua italiana consente al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, di mascherarla come una vittoria del buon governo. Dopo la “rivolta” dei Comuni della provincia di Rieti per la chiusura e la riduzione degli ospedali, dalla Regione Lazio arriva una buona notizia. A Rieti sarà potenziato il San Camillo de Lellis, mentre per Amatrice in odore di recessione, arriva lo status di zona disagiata. Quindi niente chiusura.

Scrive così Nicola Zingaretti: ““Per voltare pagina, stiamo costruendo una nuova sanità, più efficiente con meno sprechi e più vicina ai bisogni delle persone – spiega Zingaretti -. Una sfida che non si vince con i tagli, ma garantendo e migliorando i livelli essenziali di assistenza. E’ una sfida al cambiamento, nell’organizzazione e nell’offerta di assistenza, che si vince superando pigrizie, corporativismi e rendite di posizione. Bisogna innovare. Questo processo, che abbiamo già avviato con alcune azioni molto concrete, naturalmente vale anche per Rieti e la sua provincia. L'impegno e la proposta che abbiamo elaborato, e che troverà attuazione in un decreto, tengono conto dei numeri e degli obiettivi di sostenibilità economica, che sono importanti, ma non sufficienti a definire un sistema complesso che ha come missione primaria quella di garantire il diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione. È quindi naturale che la Regione presti attenzione ai cittadini residenti nelle aree con modeste dimensioni demografiche”.

“Con i Programmi Operativi 2013-2015, per la prima volta, si opera uno spostamento di risorse dall’ospedale al territorio, attraverso la continuità dell’assistenza, la medicina d’iniziativa con la presa in carico dei pazienti cronici e il potenziamento dei presidi sanitari, nella garanzia dell’appropriatezza delle prestazioni – continua il Governatore -. È a questi requisiti che risponde anche la costruzione della nuova sanità reatina, a partire dalle precise direttive che ho impartito agli uffici per il potenziamento del presidio ospedaliero San Camillo De Lellis, dove vengono mantenute e ampliate tutte le specialità presenti, nelle varie aree medica (compresa oncologia), chirurgica, specialistica. Il DEA di I livello è il riferimento provinciale della rete dell’emergenza, punto della rete cardiologica e traumatologica e centro perinatale, inoltre viene inserito all’interno della rete ictus con l’istituzione della stroke unit che prima non c'era. Il numero complessivo dei posti letto dell’ospedale De Lellis, sia per la parte ordinaria che per i Day Hospital, viene incrementato di 38 posti letto, comprensivi di riabilitazione e lungodegenza, che prima non c'erano. Ostetricia, Pediatria e Neonatologia rimarranno con i loro letti come riferimento provinciale e, come richiesto dalla ASL, verranno attivati processi di clinicizzazione in collaborazione con l’Università La Sapienza, già dichiaratasi disponibile. La Regione colmerà il deficit storico di posti letto di lungodegenza e riabilitazione della provincia, anche attivando dopo decenni la struttura di Poggio Mirteto, dopo che la Asl avrà svolto tutte le procedure amministrative. Allo stesso modo daremo soluzione all’accreditamento di strutture di riabilitazione per bambini nella città di Rieti”.

“A breve, sarà inaugurata la Casa della Salute nella struttura di Magliano Sabina, in accordo con l’amministrazione comunale, struttura che viene organizzata in base al modello della presa in carico dei malati cronici – conclude il Presidente  -.  Fa parte del progetto anche l’avvio di un percorso di collaborazione integrata con l’ospedale di Civita Castellana. E’ stato inoltre predisposto l’accordo con la regione Umbria così come richiesto anche dalle OO.SS. per la regolamentazione della mobilità sanitaria. Per il presidio di Amatrice, infine, abbiamo chiesto che sia riconosciuto come Ospedale di zona disagiata. Così da fugare ogni dubbio sulle nostre intenzioni. Proprio in queste ore, abbiamo ricevuto risposta positiva dal Ministero della Salute su questa opportunità. Come vedi, finalmente, si torna a investire e a crescere, riorganizzando tutto il sistema. Stiamo riducendo sprechi e migliorando la sanità regionale, anche a Rieti. Ed è finita la stagione dei tagli. Ora per questa sfida che abbiamo intrapreso, e che ci porterà ad una sanità moderna e più efficiente, chiediamo il sostegno e la condivisione di tutti, a partire dai cittadini. Insieme ce la faremo”.



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