«Offesi da parole del Premier Renzi»: la Comunità Amatriciana del Mondo compra una pagina di un quotidiano
Da Il Giornale di Rieti di Marzio Mozzetti del 15-12-2014 - Attualità
«Iniziativa privata e non politica» spiega Bruno D'Alessio, tra i promotori della lettera
Un'intera pagina de "Il Messaggero" edizione Lazio, questa mattina ha ospitato una lunga missiva a firma "La Comunità Amatriciana del Mondo", nella quale sostanzialmente si ritorna sulla polemica nata a seguito delle affermazioni del Premier Matteo Renzi, che riferendosi ai fatti dell'inchiesta "Mafia Capitale", aveva utilizzato l'espressione "tangentari all'amatriciana".
La lettera giunge ad ulteriore rinforzo dopo le dichiarazioni del Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ed a seguire quella del Vice Presidente Unindustria Gianfranco Castelli.
Ma chi c'è veramente dietro la Comunità Amatriciana del Mondo? In realtà proprio un gruppo di imprenditori, ristoratori e personalità che risiedono a Roma ma hanno origini amatriciani e tornano regolarmente in questi luoghi. A parlare per loro, è Bruno D'Alessio, che non ha bisogno di presentazioni in quanto mitico organizzatore della Corsa Podistica Internazionale Amatrice-Configno e tra le colonne portanti della Associazione Configno. "Naturalmente mi faccio portavoce di un gruppo di amici -spiega D'Alessio- che si sono sentiti offesi dall'espressione usata da Renzi. Imprenditori, ristoratori, personalità varie che hanno fatto delle origini amatriciane un loro modo di vivere, lavorare ed eccellere nella vita, hanno deciso di comprare una pagina del Messaggero per veicolare il loro messaggio al Premier Renzi. Si tratta, mi preme ribadirlo, di un'iniziativa totalmente privata e che non ha alcuna implicazione di natura politica".
Ecco il testo integrale della missiva apparsa su "Il Messaggero" di stamattina:
«Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,pochi giorni fa, nel corso di un intervento organizzato dai Giovani Democratici, riferendosi ai malfattori autori del recente “Sacco di Roma” Lei pronunciò l’espressione “tangentari all’amatriciana”, associandola come forma alternativa all’espressione “mafiosi capaci di relazioni pericolose”.Capiamo benissimo che, esprimendosi a braccio, tale colorita espressione possa venire anche a un esperto oratore come Lei; benché questa non sia presente in nessun vocabolario, ultimamente però è molto in voga nel linguaggio corrente. Ormai quando si vogliono definire dei modi faciloni, disordinati, cialtroni e financo che denotino comportamenti illegali si utilizza l’espressione “alla Amatriciana”.Questo offende Amatrice, i suoi cittadini,nonché una comunità intera che vanta le origini del nostro territorio.Non è chiara l’etimologia di questo modo di dire, a meno che non si faccia diretto collegamento alla “mantecazione culinaria” degli ingredienti (spaghetti, guanciale, olio, pecorino, pomodoro) da mescolare in padella per ottenere il nostro rinomato piatto degli Spaghetti all’Amatriciana.Tanto più -e qui ci permetta di informarLa- che il territorio del Comune di Amatrice, all'interno del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, è forse il luogo più ordinato d’Italia e i suoi Cittadini sono onesti, laboriosi e non a caso eccellenti ristoratori. Le ricordo inoltre, se mai ci fosse bisogno, che il tessuto sociale e imprenditoriale di Roma deve molte delle sue fortune ad Eccellenze di estrazione amatriciana.Signor Presidente, non pretendiamo che Lei impegni il suo prezioso tempo a visitare la nostra Città, però Le chiediamo di mandare eventualmente un Suo collaboratore. Se questi, come crediamo, troverà: cento chiese, montagne immacolate, boschi e prati senza dissesti idrogeologici, zero abusivismo edilizio, zero delinquenza, una raccolta differenziata in atto come nel Nord Europa, strade pulite e sampietrini ben messi, scuole, ospedali e case di riposo ristrutturate, musei aperti, eccellenti ristoranti e soprattutto una radicata scuola di Democrazia e Tolleranza, allora vorremmo che Lei, Signor Presidente, affermasse pubblicamente che dire “all’Amatriciana” in forma dispregiativa offende una Comunità onesta, industriosa e intelligente».
La Comunità Amatriciana del Mondo.
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