Gricia, amatriciana e… pizzoccheri


Gricia, amatriciana e… pizzoccheri Da Frontiera di - del 17-02-2015 - Enogastronomia

Sono diversi giorni che i media battono la grancassa, ma il problema è grave: il telechef Carlo Cracco osa mettere l’aglio nell’amatriciana!

«L’errore è grave», hanno subito gridato gli esperti, snocciolando su due piedi passaggi e ingredienti della “ricetta originale” della pietanza popolare. E giustamente è partita l’indignata protesta della rete. L’uomo dei fornelli è stato raggiunto da un fitto fuoco incrociato di tweet e post su Facebook.

Poi la rettifica s’è fatta istituzionale. Con voce naturalmente interessata il sindaco Pirozzi di Amatrice e gli assessori hanno autorevolmente affermato che «gli unici ingredienti che compongono la vera amatriciana sono guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino»: marchio De.Co. Docet.

Certamente un passo avanti, ma la disinformazione è stata così grave e diffusa da richiedere un vero e proprio intervento dall’alto. Così s’è aggiunta la voce più grossa della Presidenza del Consiglio Regionale. Sul suo profilo Facebook Zingaretti ha pubblicato un proprio ritratto in parannanza, corredato da una didascalia più che eloquente: «L’aglio nell’amatriciana mai. E nemmeno la cipolla, come fa qualcuno».

La soda battaglia non ha mancato di finire sulle pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Sull’inglese «The Guardian» si è addirittura aperto un dibattito collaterale. Vanno usati solo i bucatini o si possono legittimamente condire anche i rigatoni?

«Per fare una vera amatriciana devi essere in grado di fare la salsa secondo la tradizione» ha chiarito il sindaco agli inglesi. Insomma: l’aglio non passa, ma sul taglio della pasta si può essere meno intransigenti. Un compromesso raggiunto anche con un certo senso degli affari: «quando gli uomini vengono con le loro camicie bianche – e dicono che hanno un incontro – non possiamo dire di no. Ma non amiamo i rigatoni all’amatriciana» spiegano i ristoratori del paese.

Dettagli a parte, l’approfondimento dell’importante quotidiano d’oltre Manica la dice lunga su cosa interessi di noi in terra d’Albione. Suore mamme a parte, ovviamente. E, cosa più importante, grazie alla gaffe televisiva sull’amatriciana, l’Amatriciano s’è procurato un’inaspettata visibilità e quel tipo di pubblicità che non si può certo comprare.

Sarà per questo che adesso è venuta fuori la moda di passare al setaccio ogni parola ed ogni scritto degli innumerevoli chef impegnati nella gastronomia telediffusa.

E gli attenti quotidiani locali pizzicano di nuovo Carlo Cracco a pasticciare su un piatto del reatino. Non pago della querelle sull’aglio nell’amatriciana, durante un cooking show ha osservato che nella ricetta della gricia dovrebbe esser inserita la cipolla. Si può immaginare che a Grisciano, frazione di Accumoli da cui il piatto ha origine, già si freghino le mani. Nella ricetta della gricia, infatti, la cipolla non è assolutamente contemplata e alzare un po’ la voce potrebbe tornare utile.

Ma occorre fare in fretta, perché il caso non è isolato. Il rischio è che la specificità locale delle singole voci si perda nel crescente coro delle rivendicazioni regionali.

Un caso scoppiato di recente si deve al noto programma di Raiuno «La prova del cuoco», condotto da Antonella Clerici. L’affronto è arrivato alla vera ricetta dei pizzoccheri valtellinesi. Il cuoco Andrea Ribaldone ha preparato il piatto realizzando una fonduta di formaggio e latte quale base per i pizzoccheri. Forse è stata solo una ricerca di “abbellimento”, ma la scelta è rimasta comunque indigesta agli amanti della tradizione, che si sono sfogati sul solito Facebook, nella pagina “Sei di Sondrio se…”: «Su Raiuno la Clerici fa i pizzoccheri con il latte» si lamenta Lisa, «L’Accademia del Pizzocchero si faccia invitare in trasmissione per mostrare l’originale, non può fare finta di nulla» esorta Danila; «Basta con questi cuochi che si credono dei miti. Sei creativo? Allora cambia il nome alla ricetta» il commento di Cristina.

Noi – ci mancherebbe – stiamo dalla parte di chi segue le ricette che gli ha insegnato la nonna. Può darsi che sia nostalgia, ma le cose sembravano andar meglio quando si cucinava per il gusto ed il bisogno più che per dare spettacolo. Anche perché mangiato il giusto, ci si occupava dei problemi seri.



Letta da dispositivo fisso 3200 volte. - Da dispositivo mobile 178. Letture Totali 3378         Stampa la pagina

Rassegna stampa www.amatriciana.org


TitoloData
Amatrice senza ospedale, a 7 anni dal terremoto è ancora cantiere 07-06-2023
LA REGIONE PREMIA L'AMATRICE CALCIO INSIEME AD ALTRE ECCELLENZE SPORTIVE 01-06-2023
Il formaggio Ma-TrĂą di Amatrice tra i 15 migliori del mondo. 17-11-2022
Continua il lavoro di ricostruzione aree sisma 06-10-2022
Terremoto 2016. Tutti assolti al processo crollo palazzina ad Amatrice, morirono 7 persone 30-09-2022
Amatrice, emergenza 118 20-09-2022
I due orologi di Amatrice 01-09-2022
Sisma, partiti i lavori sulla Torre Civica di Amatrice: “In 8 mesi verrà restituita ai cittadini”. Investimento da 500mila euro 04-08-2022
Terremoto, Amatrice: 357 cantieri aperti e altri 307 in fase istruttoria 14-04-2022
AMATRICE, NUOVO REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE SAE 04-04-2022
Questa sezione è stata visitata 180237 volte di cui 29827 da dispositivo mobile.