Terremoto, sindaco Amatrice: in questi due mesi è stato fatto il massimo
Da Il Giornale di Rieti di - del 25-10-2016 - Attualità
Pirozzi: la rinascita di Amatrice è già cominciata
«Credo che di più di quanto è stato fatto in questi due mesi era francamente impossibile fare». A due mesi dal terremoto che il 24 agosto ha devastato Amatrice, il sindaco Sergio Pirozzi fa il punto della situazione, raccontando all'Agi passato, presente e soprattutto futuro della sua città: «In 55 giorni abbiamo liberato i campi d'accoglienza, realizzato parte di una nuova scuola, consegnato già diverse aree per la realizzazione delle abitazioni provvisorie, per alcune delle quali (quattro, tre ad Amatrice e una nella frazione di Sant'Angelo) siamo già alla fase dei progetti preliminari, progettato le nuove aree commerciali e artigianali. Venerdì verrà ad Amatrice l'architetto Stefano Boeri per pianificare i lavori della nuova area food, il 7 novembre sarà inaugurata la seconda ala del liceo e la nuova ludoteca, oggi abbiamo definito con il Coni la realizzazione di un nuovo centro nel nostro territorio, oltre a gettare le basi per il rifacimento del campo sportivo, che partirà il prossimo aprile».
Pirozzi sottolinea: «La maggior parte della gente è rimasta qui, questo da' il senso dell'attaccamento di questa comunità alla sua terra. Quando ti rendi conto che non hai più niente le tue prospettive di vita cambiano, e non puoi fare altro che ripartire. E noi abbiamo fatto questo, come i nostri padri prima di noi siamo ripartiti. Da niente. Forse, paradossalmente, questa tragedia ci renderà persone migliori, perché dove c'è una disgrazia di questa portata c'è poi sempre una rinascita. E la rinascita di Amatrice è già cominciata».
Adesso inizia la fase della ricostruzione: «Stiamo consegnando le aree dove installare le sae (strutture abitative di emergenza) - prosegue Pirozzi -. Abbiamo già progetti preliminari su quattro di queste aree, mentre altre sono ancora in fase di valutazione. Faremo ripartire le attività commerciali e artigianali, perché senza la sua economia un territorio non può ripartire. E come ho detto altre volte, il sogno è che per Pasqua la nuova Amatrice a tempo sia terminata, la gente sia dentro le case e i negozi, i ristoranti e le attività agricole e artigianali siano di nuovo a pieno regime». Da lì, poi, ripartirà la seconda fase, quella che ricostruirà il borgo esattamente com'era.
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