Amatrice, la Casa del Futuro sarĂ luogo di rinascita e innovazione
Da Rieti in Vetrina di - del 31-07-2018 - AttualitĂ
«Un luogo di rinascita e innovazione che darà spazio ad un ampio programma di attività dedicate in prevalenza al mondo giovanile e incentrate sulla formazione e sulla ricerca».
Ă come lâarchitetto Stefano Boeri ha ri-pensato lo storico Complesso Don Minozzi di Amatrice â progettato da Arnaldo Foschini negli anni â20 per ospitare gli orfani di guerra â parzialmente distrutto e reso inagibile dal sisma del 2016.
Il progetto Ăš stato presentato ieri ad Amatrice, in occasione del primo Forum delle ComunitĂ Laudato siâ, promosso dalla diocesi di Rieti e Slow Food, alla presenza del vescovo Domenico Pompili e di Carlo Petrini, presidente di Slow Food.
Il recupero del Complesso permetterĂ la nascita della Casa del Futuro â Centro Studi Laudato siâ ed Ăš inserito nellâAccordo Programmatico tra diocesi di Rieti, Opera Nazionale per il Mezzogiorno dâItalia, Commissario straordinario ricostruzione 2016, Ministero dei Beni e delle AttivitĂ Culturali e del Turismo, Ministero dellâIstruzione, dellâUniversitĂ e della Ricerca, Regione Lazio e Comune di Amatrice.
Il progetto si ispira allâomonima enciclica di Papa Francesco realizzandone il concetto cardine di ecologia integrale che promuove la realizzazione di luoghi di ospitalitĂ , ricerca, formazione e promozione delle risorse del territorio legate alla sostenibilitĂ e alla produzione agroalimentare. «à bellissimo che in un luogo colpito da una tragedia come il terremoto si generi nuova conoscenza â ha commentato Stefano Boeri â ispirata allâidea di unâecologia integrata, che unisce sostenibilitĂ , biodiversitĂ , forestazione e che potrĂ dare lavoro a molti giovani».
Casa del Futuro si struttura in quattro macro aree funzionali che ospitano rispettivamente: unâarea centrale assistenziale, in omaggio alla spiccata vocazione sociale dellâOpera Nazionale per il Mezzogiorno dâItalia, unâarea amministrativa e un polo museale, unâarea dedicata alla formazione dei giovani e unâarea deputata alla ricerca e allâinnovazione.
Il progetto di âStefano Boeri Architettiâ Ăš un nuovo complesso ispirato al precedente impianto, di cui riprende lâasse generatore centrale che si allinea alla Torre Civica su Corso Umberto I, e lâassetto generale dei corpi di fabbrica dai quali si origina un sistema di corti e porticati. Dello storico impianto verranno recuperate alcune porzioni e la Chiesa di Santa Maria Assunta. Particolare attenzione sarĂ riposta nella progettazione che impiegherĂ avanzate tecnologie antisismiche in considerazione dellâarea geografica ad alto rischio come delle prestazioni di tutti i materiali impiegati.
In questo modo la Casa del Futuro sarĂ nuovamente «luogo di grande generositĂ e innovazione, motore di una rinnovata vita sociale cosĂŹ come lo fu nel primo Dopoguerra, incubatore di ricerca tecnologica e laboratorio permanente di una nuova sensibilitĂ ambientale che guiderĂ la rinascita di questo territorio. La struttura â ha concluso lâarchitetto â sarĂ un luogo di accoglienza e formazione aperto alle nuove generazioni, vere protagoniste della ricostruzione che torneranno a vivere e lavorare nella loro terra oggi gravemente compromessa dal terremoto».
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