Amatrice, ricostruzione: l’opposizione scrive al sindaco Fontanella

Palombini: «PSR. Subito un tavolo tecnico e un’assemblea pubblica per fare chiarezza. Basta silenzio e immobilismo»
«Basta essere ostaggi di un Sindaco che non sa e non vuole decidere. A differenza di come hanno fatto e stanno facendo, Camerino, Caldarola, Norcia, Castelsantangelo sul Nera ed Arquata. Amatrice, già martoriata da tanti lutti, troppi inganni e troppe passerelle, da parte della politica di Palazzo, non può più aspettare. Subito un Tavolo tecnico permanente, aperto a maggioranza, opposizione, uffici tecnici e un’Assemblea pubblica dei rappresentanti dei proprietari, per coinvolgere e informare tutti sulle scelte da fare».
Questo ha dichiarato Filippo Palombini, capo gruppo consigliare d’Opposizione, con una lettera aperta indirizzata al primo cittadino di Amatrice, «reo di assenteismo, poca chiarezza e tenere all’oscuro i suoi amministrati dalla partecipazione alle scelte relative alla Ricostruzione».
Oggetto del contendere, il mancato varo del PSR (Programma di Sviluppo Rurale, ndr), che secondo le sue potenzialità e peculiarità , stabilite dal Commissario Legnini, consentirebbe la velocizzazione di tutti i processi di ricostruzione urbana. Mentre Fontanella, sindaco di Amatrice, aggiunge Palombini, «preferirebbe di fatto il Pua (Porta Unica di Accesso – ndr), per ragioni tutte da scoprire».
«L’invito e l’appello del Gruppo di Opposizione consigliare - ha concluso Palombini – è di avere una visione alta dell’amministrazione della città , unica condizione per pianificare uno sviluppo socio-economico degno del nome. Nel rispetto della storia e della identità di Amatrice».
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