Anziani malati, il Reatino in testa.
Da Il Messaggero di Elisa Masotti del 04-06-2005 - null
IL TEMPO
sabato 4 giugno 2005
Anziani malati, il Reatino in testa
Il morbo di Alzheimer fa sempre più paura: i casi sono in aumento
La nostra provincia si conferma leader nella regione. Mancano strutture adeguate
di ELISA MASOTTI
IL Reatino si conferma l'area del Lazio con il più elevato numero di anziani, spesso malati.
Tante persone avanti con l'età e giovani in fuga verso altri «lidi» per ragioni di lavoro, di studio e di scarse infrastrutture in generale.
Si discostano da questa triste statistica soltanto alcuni paesi della Bassa Sabina.
Lo studio dell'Osservatorio Regionale ha fatto emergere anche un altro aspetto fortemente preoccupante: in provincia di Rieti è in aumento il numero degli anziani affetti da Alzheimer, un morbo che spesso trovo la società impreparata a curare le sue vittime.
La cinica fotografia, come detto, è stata scattata dalla Regione Lazio e confermata, recentemente, anche dall'Istat ma di qualche giorno fa è anche la giornata di studio organizzata dai Lions della Zona D della IV Circoscrizione (Rieti Host, Amatrice Comunità del Velino, Rieti Varrone, Rieti Flavia Gens, Antrodoco Velinia Gens).
Questo andamento demografico, ovviamente, porta con sè anche una serie di conseguenze sanitarie e i club li hanno voluti affrontare in un dibattito pubblico.
Hanno partecipato al tema di studio nazionale il prof. Alessandro Stefanini, primario di Neurologia del «S. Camillo dè Lellis» e i dottori Giacinto Di Gianfilippo e Mario Di Napoli, preziosi collaboratori del prof. Stefanini.
Ha dato un suo contributo Maela Peraio, responsabile del Centro Diurno che ospita malati di Alzheimer a Cantalice.
Utili e toccanti le parole della dottoressa Andreina Ciogli, del dr. santoprete e del prof. Adolfo Puxeddu, preside della Facoltà di Medicina e Chirugia dell'Università di Perugia.
«Si è parlato della malattia, delle sue fasi, della disgnosi e delle terapie ha osservato Enzo Brunelli del Club Lions di Amatrice ci sono medicine che sembrano avere una certa efficacia ma la strada è ancora lunga e difficile e le famiglie che hanno questi malati non debbono essere lasciate da sole».
Non è casuale, infatti, che il Comune della città capoluogo abbia finanziato all'Azienda Usl un progetto di ricerca, attuato dal personale di Neurologia dell'Ospedale «S. Camillo de' Lellis» proprio sull'invecchiamento, che comporta la perdita di funzioni responsabili del paziente affetto dal morbo.
La malattia di Alzheimer rappresenta la forma principale di demenza degenerativa primaria.
Letta da dispositivo fisso 2309 volte. - Da dispositivo mobile 288. Letture Totali 2597