L'umidità minaccia i dipinti di Cornillo N.
Da Il Messaggero di Sergio Silva del 07-06-2005 - null
IL MESSAGGERO
Martedì 7 Giugno 2005
MONUMENTI DA SALVARE
In pericolo gli affreschi della chiesa di SantAntonio
Amatrice, lumidità minaccia i dipinti di Cornillo Nuovo.
Basterebbero poche migliaia di euro
di SERGIO SILVA
Il prezioso ciclo di affreschi di Dionisio Cappelli dedicato alla vita di SantAntonio è in grave pericolo.
Si tratta di unintera parete, la sinistra se la si guarda con le spalle allabside, dipinta nel 1511 nella chiesa di SantAntonio di Cornillo Nuovo, una delle ville di Amatrice, che viene minacciata dallumidità che sale dallo zoccolo sottostante e dal pavimento.
«Il problema è facilmente individuabile - dice Mario Ciaralli, presidente dellAssociazione culturale Cola di Amatrice che dal 2003 opera sul territorio per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale amatriciano - poiché lumidità si forma dallesterno essendo la parete della chiesa addossato al terreno che è a mezza costa.
Basterebbe fare un intervento di poche migliaia di euro per bonificare la parete creando unintercapedine esterna con un sistema di drenaggio e coibentando il muro portante della chiesa».
Le macchie di umidità e le striature di salnitro (nitrato di potassio) gonfiano lintonaco della parte bassa della parete interna, i dipinti sono rimasti fino ad ora indenni grazie alla loro collocazione, sono infatti ad oltre un metro e mezzo dal suolo.
Difficile sperare, rimanendo questo lo stato di cose, nella loro integrità.
E dire che si tratta di affreschi di notevole interesse artistico e storico.
Innanzitutto perché opera del Cappelli, poi per il loro contenuto: la vocazione di Antonio, la distribuzione delle ricchezze ai poveri, la vestizione, lingresso nel deserto, lincontro con Paolo eremita, il miracolo del corvo, la distribuzione del grano ai poveri, la tentazione, la morte e i solenni funerali tra le due ali di folla sono le scene comprese tra i dodici grandi quadri con tanto di cornici in cui è composto il grande dipinto.
Al centro, in una nicchia anchessa affrescata, una Madonna con Bambino in terracotta opera di Saturnino dei Gatti che si colloca nella tradizione della statuaria abruzzese.
A poco hanno portato alcune iniziative dei locali che si sono offerti di porre volontariamente rimedio allo stato attuale: «Tre anni fa abbiamo fatto una colletta fra gli abitanti di Cornillo, dice Mario Ciaralli, raccogliendo circa 10 milioni di vecchie lire, cifra che sarebbe stata sufficiente per fare lintercapedine necessario per sanare la parete della chiesa ma alcuni paesani, facendo notare che la proprietaria è la chiesa e non il comune, ha minacciato di ricorrere alle autorità per intervento non autorizzato.
Abbiamo desistito e addirittura restituito tutto il denaro raccolto.
E tutto è rimasto comera».
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