Amatrice: attivo il progetto SPRAR del Ministero dell'Interno

30 rifugiati all'anno per un triennio-progetto rinnovabile. 250.000 euro annui di costo. Il comune dovrà partecipare alla spesa per il mantenimento

Si chiama SPRAR/RARU, si legge ospitalità a rifugiati politici immigrati. È la misura applicata dal Ministero dell'Interno che favorisce e finanzia la distribuzione sul territorio italiano di queste persone in difficoltà che arrivano sulle nostre coste fuggendo da situazioni difficili. Principalmente eritrei, siriani, afgani si tratta di singoli adulti, famiglie intere o minori.

Il progetto di aiuto ai rifugiati implica un percorso d'inserimento nel programma SPRAR che coinvolge direttamente le amministrazioni comunali assieme alla CARITAS e alcune cooperative inserite in particolari liste del Ministero. Amatrice ha aderito anch'essa al progetto ed attende l'arrivo di una trentina di rifugiati politici adulti (così è scritto nella Determinazione comunale). Persone che potranno rimanere da sei mesi a un anno dandosi il cambio con altrettanti compagni di sventura. Il progetto ha la durata di tre anni, rinnovabile ad oltranza.

Si fosse trattato di famiglie, queste avrebbero trovato ospitalità in abitazioni di proprietà comunale o prese in affitto dall'ente; si fosse trattato di minori il comune avrebbe dovuto appoggiarsi a strutture adatte al tipo di accoglienza (ve ne sono davvero poche in giro, le più vicine in provincia di Terni e di Perugia); trattandosi invece di "singoli" adulti, questi rifugiati verosimilmente troveranno ospitalità in alberghi, B&B o presso le strutture simili all'Opera Nazionale Don Minozzi - per esempio l'unica ad avere la capienza necessaria ad ospitarli in blocco -. Naturalmente ospitare significa anche guadagnare: per il solo vitto e alloggio si percepiscono 13€/giorno. A questi vanno aggiunti i soldi delle diarie. Ogni rifugiato potrebbe contare anche quelli degli eventuali stages formativi cui volesse partecipare: voucher da 300 a 480€/mensili a persona per gli impegnati in attività lavorative.

Sull'Albo on-line comunale già dagli inizi di giugno si possono trovare atti che assegnano in via provvisoria per due mesi al costo di 33.000€ (avvalendosi del solito metodo "sotto soglia 40.000?") la gestione del partenariato per il progetto SPRAR/RARU alla cooperativa sociale "Il Gabbiano". Un'assegnazione diretta effettuata ancor prima della pubblicazione di un bando pubblico, pure apparso - ma solo successivamente - alla suddetta assegnazione. Resta da capire pure quanta convenienza c'è nel far approdare in Amatrice, in un tessuto sociale ed economico non proprio ideale (ma ve ne sono?) uno stuolo di persone bisognose di tutto.

Si dirà «è per aiutarli!»... niente di più falso! Personalmente ritengo che l'aiuto debba essere di diversa natura, anziché quella di ospitare guadagnandoci sopra persone che fuggono da paesi in guerra o devastati dalla povertà. Lo stesso Dalai Lama in queste settimane ha affermato che «Bisognerebbe aiutarli nelle loro nazioni creando le condizioni affinché nessuno debba ancora fuggire dalla propria casa».

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