Pirozzi ci ripensa: ritira le dimissioni
Da Il Giornale di Rieti di Gino Allegritti del 08-02-2016 - Politica
In un accorato discorso fiume Sergio Pirozzi ha spiegato i motivi per cui resterĂ Sindaco di Amatrice
Un fragoroso applauso accoglie l'ingresso in sala di Sergio Pirozzi presso uno stracolmo centro culturale S. Giuseppe di Amatrice. Il dimissionario sindaco aveva già potuto immaginare la dimostrazione di affetto leggendo gli striscioni sulla strada Salaria affissi dal “popolo della felpa” al suo ritorno da Roma, dove aveva allenato il suo Trastevere contro l’Olbia.
Pirozzi ha iniziato spiegando quali sono state le motivazioni che lo avevano spinto lo scorso 26 Gennaio a presentare le dimissioni da Sindaco: gli attacchi e le denunce ricevute, che seppur ritenuti attacchi personali, hanno arrecato danno alla collettivitĂ amatriciana.
In un accalorato discorso a braccio ha poi ringraziato per tutti gli attestati di stima ricevuti nel corso di questi giorni: in primis quelli dell’auto-costituito “Popolo della Felpa”. Proprio i valori espressi dal movimento spontaneo lo hanno convinto a ripensarci: «l’uomo è stanco e ha bisogno di voi: ha bisogno che ognuno di voi collabori. Un condottiero senza esercito non vale niente».
Il sindaco ha proseguito poi con determinazione non risparmiando attacchi all'opposizione, al Pd Amatriciano (di cui, ironizzando ha affermato di non conoscerne l’esistenza) e all’ex presidente della Provincia Melilli. Infine c’è stato un accorato appello ai cittadini di Amatrice e dei territori limitrofi di non cedere alla tentazione di abbandonare a sé stessi i territori dei piccoli comuni, di avere a cuore la cura della comunità a partire dai piccoli gesti: «a chi vi dice andate via da Amatrice perché il territorio muore, insultatelo», ha affermato.
Quindi il mandato proseguirà fino alla scadenza del 2019 con l’attuale squadra.
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