Regione Lazio, ad Amatrice e Accumoli il «Pronto spesa e non solo…»
Da Il Giornale di Rieti di - del 05-10-2017 - Lavoro
Al via il servizio di consegna a domicilio
Uno strumento per garantire agli abitanti di Amatrice e Accumoli un servizio gratuito di consegna a domicilio di spesa, medicine e servizi vari durante il prossimo inverno. Si tratta di “Pronto Spesa e non solo…”, un’iniziativa per la quale oggi la Giunta regionale ha approvato le linee guida, in vista della pubblicazione, nei prossimi giorni, del relativo avviso pubblico.
È un intervento pensato, da un lato, per sostenere il funzionamento delle attività commerciali delocalizzate presso i Comuni di Amatrice e Accumoli e, dall’altro, per fornire un aiuto concreto durante la prossima stagione invernale, periodo dell’anno in cui la condizione delle strade è più critica e la mobilità più difficile, agli abitanti dei due centri (avranno priorità gli appartenenti alle fasce di popolazione più deboli). Questa vuole essere anche una risposta alle preoccupazioni dei due Comuni rispetto alla continuità operativa delle attività commerciali durante la stagione fredda e al disagio cui andranno incontro gli abitanti, in specie nelle numerose frazioni.
Il servizio che dovranno fornire le ditte che intendono partecipare al bando dovrà essere garantito almeno sei giorni su sette, per almeno quattro ore al giorno, attraverso l’utilizzo di almeno 2 furgoni attrezzati per operare anche in condizioni climatiche avverse; tra le merci che dovranno essere consegnate, anche beni deperibili e medicine. Il servizio dovrà essere operativo da fine novembre fino a primavera.
«Questo intervento è un tassello ulteriore del lavoro incessante che stiamo portando avanti per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto – ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – un segno della nostra attenzione, in specie alle categorie di persone più deboli in vista dell’arrivo dell’inverno, e del nostro continuo supporto a tutti coloro che, con coraggio e determinazione, continuano a lottare per ricostruire la loro vita nei luoghi che amano e che non vogliono abbandonare».
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