Crisi del latte, chiude lo storico caseificio di Amatrice


Crisi del latte, chiude lo storico caseificio di Amatrice Da Il Giornale di Rieti di Antonio Polidori del 13-06-2012 - Attualità

E se cominciassimo dal chilometro zero che Coldiretti sbandiera applicandolo al caseificio di Amatrice?

Se, invece che lamentarsi degli effetti del mercato, e del monopolio, sulla produzione e la commercializzazione del latte e dei suoi derivati cominciassimo a preoccuparci di produrre bene, in loco, con il massimo rispetto della qualità e con una politica indirizzata alla educazione alimentare anziché al profitto ed ai suoi Dei?

Il caso dello stabilimento di Amatrice: dieci anni fa (o giù di lì), portato al fallimento, con le pesanti conseguenze che ne sono derivate ai produttori di latte, (uno dei rari casi in cui i soci di una cooperativa sono stati davvero tali, essendosi caricati l'intero debito della fallimentare gestione del caseificio) e "salvato" dalla Grifolatte di Perugia, dopo che gli eccellentissimi del luogo (leggi centrale del latte di Rieti) avevano detto «no, grazie» e che oggi la stessa Grifolatte ha chiuso, mandando a lavorare nella confinante Umbria (Norcia n.d.r.) i propri dipendenti, e il Comune e la comunità di Amatrice si trova privata di una fabbrica e del reddito che essa produceva.

Ovvio che prima o poi la Grifolatte avrebbe delocalizzato la produzione dei formaggi, ed infatti così è avvenuto, da circa un mese, e quello stabilimento, assai brutto in verità, ora non è più una risorsa per Amatrice.

È una storia della «italietta», quella che non sa custodire i propri tesori, che non sa valorizzarli, o non vuole, ed in questo caso è andata anche bene, perché la "delocalizzazione" è avvenuta a favore della "verde" Umbria e non del latte alla diossina proveniente dalla Germania. Ma quando avverrà l'inversione della tendenza? Quando accadrà che prenderemo coscienza del fatto che deve venire prima l'etica e poi il profitto?

Cara Coldiretti, possiamo cominciare da Amatrice, riannodando i fili che si sono sparsi dieci anni fa, riproponendo latte e derivati a chilometro zero, con una attenzione alla qualità che riporti le Terre Amatriciane al ruolo che gli compete, possiamo riappropriarci degli allevamenti delle mucche da latte, farne del formaggio di prima qualità, e allora si, riconoscere ai produttori il "giusto prezzo" per le loro fatiche. Eh, Coldiretti vogliamo riaprire quello stabilimento?



Letta da dispositivo fisso 3169 volte. - Da dispositivo mobile 308. Letture Totali 3477         Stampa la pagina

Rassegna stampa www.amatriciana.org


TitoloData
Verso l'azzeramento di 13 scuole della provincia, grande la preoccupazione 02-07-2012
Amatrice: Unindustria - Aurelio REGINA saluta gli imprenditori 27-06-2012
AVIS Amatrice, questa sera la festa! 21-06-2012
Superstrada L'Aquila-Amatrice, Pietrucci: "Passa la mozione, ma senza unità" 21-06-2012
AMATRICE - FRANCOFORTE ....... UN PONTE 20-06-2012
Antrodoco e gli autovelox 18-06-2012
Crisi del latte, chiude lo storico caseificio di Amatrice 13-06-2012
Amatrice: riprodottasi la coppia di aquile reali. Soddisfazione della Lipu Rieti 13-06-2012
Pirozzi vola a Frasncoforte per promuovere l'intero universo "Amatrice" 11-06-2012
Trasporti. Cotral: agitazioni in buona parte della regione 10-06-2012
Questa sezione è stata visitata 72965 volte di cui 41010 da dispositivo mobile.