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IL CAPODANNO!.

La celebrazione dell'anno nuovo è la più antica di cui vi sia traccia.
Furono i Babilonesi circa 4000 anni fa a festeggiare per primi il loro capodanno.
Intorno all'anno 2000 a.C., l'anno babilonese iniziava in corrispondenza con la prima Luna Nuova dopo l'equinozio di primavera.
L'inizio della primavera era un periodo logico per associarvi l'inizio dell'anno.
Dopotutto, la primavera è la stagione della rinascita, della nuova semina, della fioritura. Inoltre, il 1° gennaio non ha alcun significato dal punto di vista dell'agricoltura o astronomico.
E' stata quindi una scelta puramente arbitraria.
Gli antichi romani continuarono a celebrare l'anno nuovo nel tardo marzo, ma il loro canlendario era continuamente 'manomesso' dai vari imperatori; si scelse quindi di 'sincronizzarlo' con il sole.
Fu Giulio Cesare, nel 46 a.C., a creare quello che ancora oggi è conosciuto come il 'calendario Giuliano, che stabiliva che l'anno nuovo iniziava il primo gennaio.
Comunque, soprattutto nel Medioevo, la data del capodanno è cambiata spesso ed è stata diversa anche da un luogo all'altro.
I vari modi utilizzati per fissare l'inizio dell'anno si chiamano stili.

Ecco quali sono stati gli stili più importanti:
  • lo stile della circoncisione (capodanno il 1° gennaio).
    L'uso di iniziare l'anno dal 1° gennaio cominciò con la riforma di Giulio Cesare, ma nel corso del Medioevo fu sostituito da altre date, specialmente da ricorrenze di importanti festività cristiane;


  • lo stile veneto (capodanno il 1° marzo).
    L'origine di questo capodanno risale addirittura all'antico calendario romano, quando non esistevano i mesi di gennaio e febbraio; fu usato, ma non solamente, nella Repubblica veneta fino al 1797;


  • lo stile dell'incarnazione (capodanno il 25 marzo), detto anche fiorentino o pisano, a seconda che l'anno fosse fatto iniziare il 25 marzo successivo o precedente al capodanno del 1° gennaio secondo l'attuale computo;


  • lo stile della Pasqua, utilizzato soprattutto in Francia, il quale comportava differenze fra un anno e l'altro di parecchi giorni, a motivo del fatto che questa festa oscilla tra il 22 marzo e il 25 aprile;


  • lo stile bizantino (capodanno il 1° settembre), che faceva iniziare l'anno quattro mesi prima; rimase a lungo in vigore a Bisanzio e, fino al XVI secolo, nell'Italia meridionale;


  • lo stile della natività (capodanno il 25 dicembre), che anticipava l'inizio dell'anno di sette giorni rispetto ad oggi. Era molto diffuso nel Medioevo, soprattutto nell'Italia settentrionale, e fu il più utilizzato anche dalla cancelleria pontificia e dai cronisti medievali.




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