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Con il termine tartufi sono indicati comunemente i corpi fruttiferi, meglio definiti come
"sporofori", prodotti sotto terra da alcune specie di funghi (ipogei), che vivono in un
rapporto di simbiosi con gli apparati radicali di diverse piante superiori.
La formazione dei tartufi
Nello sviluppo sporocarpico del genere Tuber (tartufo) si possono riconoscere sei fasi:
A) stadio ifenchimatico, quando si formano le pallette miceliari indifferenziate
B) stadio peridiale, quando l'ipotecio comincia a produrre cellule isodiametriche verso l'esterno formando il periodo
C) stadio venoso, quando l'ipotecio si sviluppa verso l'interno formando le vene,
D) stadio ascale, quando dalla terminazione delle vene si fomano gli aschii,
E) stadio sporale, quando negli aschi cominciano ad essere compartimentate le spore,
F) stadio delle spore pigmentate, a completa maturazione con le spore perfettamente ornamentatee pigmentate
Come si propagano i tartufi?
In natura la diffusione del tartufo avviene tramite il micelio che dall'apparato radicale di
una pianta può infettare un'altra radice libera o attraverso particolari cellule, dotate di
grande resistenza, prodotte nei corpi fruttiferi dette "spore".
In maniera impropria, ma efficace, le spore sono assimilabili comu funzione ai semi delle piante.
Particolari animali (insetti, lumache, topi, scoiattoli, cinghiali...) vengono attratti dall'odore
dei tartufi e li mangiano.
Così con i loro escrementi provvedono alla disseminazione delle spore.
Con quali piante i Tartufi istituiscono un rapporto di simbiosi?
I Tartufi instaurano il loro rapporto di simbiosi con diverse varietà di piante, tra le
più frequenti è possibile segnalare: querce, noccioli, carpino nero, pioppi, salici, tigli,
faggio, cisto, castagno
Quali sono le principali varietà di tartufi commestibili?
I Tartufi migliori sono :
Tartufo bianco pregiato (tuber magmatum pico), Tarufo nero invernale (tuber melanosporum),
Tartufo scorzone ( tuber aestivum), tartufo bianchetto (tuber borchii), tartufo nero
( tuber uncinatum), in abruzzo sono presenti tutte le varietà di tartufo commestibile.
Per quanti giorni si conservano i Tartufi freschi?
Per conservare i tartufi freschi il più a lungo possibile, ma mai oltre i 15 giorni,
si dovrà avvolgere ogni singolo tartufo con carta assorbente e deporli in frigori-
fero nel reparto verdure ( temperatura consigliata 3-5 gradi) avendo l'accortezza di sostituire la carta ogni due giorni.
Fonte: www.iltartufodabruzzo.it
Una ricetta con il TARTUFO
MACCHERONI GRATINATI AL TARTUFO
INGREDENTI:
dosi per 6 persone:
500 gr. di maccheroni
150 gr. di burro
un litro di latte
70 gr. di farina
200 gr. di prosciutto cotto
100 gr. di Emmental
un po’ di tartufo nero
COME SI PREPARA:
Sciogliere il burro in un tegame, aggiungere la farina rimescolate, per ultimo aggiungere
il latte bollente e la besciamella e' fatta.
Fate uocere i maccheroni in abbondante acqua salata scolateli al dente poneteli in una
pirofila con la besciamella, il prosciutto, l'Emmental il tartufo, rimescolare il tutto,
fate gratinare per una decina di minuti in forno ed e' pronto.
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